Cosa fare a Napoli in 3 giorni?

Si può vedere Napoli in 3 giorni?

Napoli è una di quelle città in cui pur vivendoci per anni ti manca sempre qualcosa da vedere. Una città di quelle che nascondono dietro ogni angolo qualcosa di spettacolare e interessante. Un weekend non è moltissimo ma è sufficiente per un aperitivo, per assaporare il meglio della città quanto basta per decidere di ritornarci almeno un’altra volta nella vita. Allora cosa fare a Napoli in 3 giorni?

Ipotizziamo che abbiate deciso di trascorrere un weekend a Napoli e non sappiate cosa fare. Le guide cartacee non fanno altro che elencarvi luoghi favolosi che non potete non visitare e voi siete ormai nel pallone più totale. La cosa migliore da fare è organizzare le vostre giornate per zone evitando di correre da una parte all’altra come delle trottole.

Vi propongo quindi tre itinerari per tre giorni che occuperanno l’intera giornata senza però togliervi la possibilità di godervi tutto con tranquillità.

Giorno 1 – Dai quartieri spagnoli a piazza del Plebiscito

Il primo giorno potreste concentrarvi sulla zona che da piazza Dante arriva al lungomare Caracciolo con delle deviazioni interessanti.

Partendo da Piazza Dante, antico Largo Mercatello, avrete modo di passeggiare per via Toledo e osservare i tanti palazzi che caratterizzano questa strada. Più o meno a metà percorso incrocerete piazza Carità dove è stata istallata un’opera di arte contemporanea dedicata all’ero napoletano Salvo d’Acquisto.

Se continuate a camminare vi troverete all’altezza della metropolitana, da qui parte una strada chiamata Salita Montecalvario, imboccatela e perdetevi negli stupendi quanto caratteristici Quartieri Spagnoli. Andate a caccia dei tanti murales realizzati lungo le stradine di questo quartiere negli ultimi anni. Scoprite il vicolo di Totò, Largo Maradona, e tante altre cose.

Ritornate su via Toledo all’altezza dello splendido Palazzo Zevallos che vi consiglio di visitare in quanto all’interno si trova una galleria d’arte unica che include l’ultima opera realizzata da Caravaggio prima di morire.

Da qui sarà facile raggiungere piazza del Plebiscito dove si trova anche il Palazzo Reale. Se vi lasciate il palazzo alle spalle vi ritroverete di fronte il colonnato di PIazza del Plebiscito e potrete notare sulla sinistra una stradina che vi porta su verso la zona di Pizzofalcone.

Forse il nome di questo quartiere non vi dirà molto ma è il luogo in cui sorse la prima città greca fondata in questa zona, vale a dire Partenope. Salite e scoprite palazzo Serra di Cassano, le rampe Lamont Young e il vecchio quartiere di Santa Lucia.

Scendendo dalle rampe Lamont Young arriverete sul lungomare e vi troverete di fronte l’immensa mole di Castel dell’Ovo dal cui terrazzo è possibile vedere tutta la zona che avete appena attraversato a piedi

Napoli, quartieri spagnoli e street art

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Giorno 2 – Centro Storio

Il secondo giorno potreste dedicarlo al centro storico, quello che da tempo è stato dichiarato patrimonio dell’UNESCO. Passeggerete per le strade dell’antica Neapolis e vi muoverete lungo duemila anni di storia senza quasi rendervene conto.

Cominciate dal Monastero e dalla Chiesa di Santa Chiara, un complesso splendido non solo per la sua storia ma anche per le opere d’arte che conserva. Il chiostro, con le sue maioliche e gli affreschi con gli episodi del vecchio testamento, è noto in tutto il mondo.

Uscendo imboccate via Benedetto Croce e guardatevi bene attorno perché ogni palazzo che incontrerete ha una sua storia, un suo miracolo o un suo fantasma. Una volta raggiunta piazza San Domenico vi invito a visitare la chiesa e poi a spostarvi verso la Cappella Sansevero, un gioiello del ‘700 napoletano.

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Usciti dalla cappella proseguite alla volta della Chiesa delle anime del purgatorio dove potrete scoprire di più sulla storia delle anime pezzennelle e dei teschi adottati dalle napoletane. Una storia apparentemente assurda ma dalla profonda spiritualità.

Dirigetevi poi alla volta del Duomo, dove volendo potreste restare anche due ore prima di scoprire tutte le opere e dettagli che lo caratterizzano, ma lungo la strada perdetevi tra le botteghe dei presepisti di San Gregorio Armeno.

Al duomo fate una capatina al Battistero paleocristiano di San Giovanni in Fonte e soprattutto entrate nella spettacolare Cappella di San Gennaro per scoprire la storia del santo patrono di Napoli ma anche la storia dell’arte napoletana del ‘600.

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Giorno 3 – Rione Sanità e Metro dell’Arte

L’ultimo giorno dedicatelo al Rione Sanità, uno dei quartieri meno noti della città ma decisamente da non perdere. Potete iniziare la vostra visita dal caratteristico quanto unico Cimitero delle Fontanelle o dalle Catacombe di San Gennaro per poi raggiungere la Chiesa di Santa Maria della Sanità.

Rione Sanità: una storia lunga due millenni.

Una volta visitati questi monumenti perdetevi nei vicoli del rione a caccia della Casa di Totò, del vicolo della cultura e di Palazzo Sanfelice. Quest’ultimo era stato costruito dall’architetto Sanfelice, che ne fece la sua dimora. Le scali ad ali di falco sono un marchio della genialità del Sanfelice le cui opere erano così ardite che i napoletani lo soprannominarono “Fedinà lievet a sotto”.

Finito il giro del quartiere comprate un biglietto della Metro e godetevi tutte le fermate da Salvator Rosa a Garibaldi. Ogni stazione è un mini museo di arte contemporanea da non perdere. Arrivati alla fermata Università vi invito a scoprire dove di trovano i ritratti di Dante e Beatrice… vediamo se riuscite a trovarli.

Per ottimizzare tempi e costi potete anche pensare di acquistare l’Artecard Napoli 3 giorni. Per maggiori informazioni

Perché farsi accompagnare da una guida?

Dirvi cosa andare a vedere è semplice ma una cosa è visitare questi luoghi da soli o con un libro in mano, altro è farlo con una guida che ne conosce la storia e può aiutarvi a cogliere anche quei piccoli dettagli che potrebbero sfuggirvi, non perché non siate in grado di coglierli ma perché non sapete nemmeno che esistono. Ma poi vuoi mettere se ad accompagnarvi c’è una persona in carne e ossa che vi racconta storie a tratti incredibili e lo fa con un lieve accento napoletano, insegnandovi anche una delle lingue più belle del mondo?

Per info su visite guidate private e di gruppo

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Tre giorni non sono tanti per visitare Napoli, allora perché non vi fate aiutare a scegliere cosa fare e quando farlo per ottimizzare costi e tempi?
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