Napoli insolita: tra curiosità e leggende

Napoli Insolita

Napoli insolita

Ci sono tanti modi per visitare Napoli e io potrei proporvene diversi. Potete decidere di affrontarla quartiere per quartiere, oppure seguendo un tema storico, o ancora dedicarvi a un food tour. C’è però anche un criterio meno classico, per vedere una Napoli insolita.

Vi faccio un banale esempio. Se vi fate un giro per il centro storico potete scegliere di visitare i luoghi più tradizionali come ad esempio il duomo e la chiesa di Santa Chiara, oppure perdervi tra i vicoli a caccia di curiosità e leggende.

Ecco se siete interessati a questo secondo tipo di tour so come accontentarvi. Date un’occhiata qui Napoli tra curiosità e leggende.

Adesso scopriamo insieme alcune delle curiosità e delle leggende che andremo a scoprire con questo tour.

Il fantasma di palazzo Sansevero

Tutti conoscete la Cappella di Sansevero ma pochi di voi sanno che nei pressi della cappella c’è il palazzo di proprietà della stessa famiglia.

Il palazzo si affaccia su Piazza San Domenico ed è solo uno dei tanti palazzi di Napoli dotati di fantasmi. Il più delle volte questi fantasmi sono femmine incazzatissime ma andiamo per gradi.

Il fantasma di Sansevero si chiama Maria D’Avalos. La donna a quanto pare era bellissima e apparteneva a una famiglia di alto rango. All’età di 26 anni era già diventata vedova due volte ed era considerata da molti come una specie di mantide religiosa. Non che ammazzasse i suoi compagni ma li faceva “consumare”, come diceva qualcuno, con la sua passionalità.

Il suo terzo marito fu un cugino più giovane, Carlo Gesualdo, famoso madrigalista. Il ragazzo però pensava solo alla musica e alla caccia e a quanto pare non riusciva a soddisfare la focosa moglie. La donna ben presto fece conoscenza con uno degli uomini più belli di Napoli, Fabrizio Carafa. Ci volle poco perché i due diventassero amanti e ci volle ancor meno per far arrivare la voce della tresca all’orecchio del marito.

Carlo Gesualdo decise quindi di vendicarsi organizzando un duplice omicidio e assoldò due sicari. Gli uomini, per non farsi sentire, dato che la zona attorno al palazzo è tutta basolata, foderarono gli zoccoli dei loro cavalli ed entrarono nel palazzo cogliendo i due amanti in flagrante. Fabrizio era un bravissimo spadaccino e così si decise di colpirlo con un colpo di pistola per non rischiare. Maria, invece, fu uccisa a coltellate.

I corpi dei due furono abbandonati all’ingresso del palazzo, affinché tutti vedessero, e rimasero lì per tre giorni, durante i quali il fantasma della donna prese dimora nel palazzo per non lasciarlo mai più.

Se volete sapere cosa accadde a Carlo Gesualdo dopo l’omicidio della moglie venite a scoprirlo insieme a me.

Un orologio insolito per una Napoli insolita

Piazza Dante è una delle poche piazze grandi e monumentalizzate di Napoli. Molti ci passano, anche perché c’è una fermata della metro, la prima della serie Metro dell’Arte.

Appena arrivate in piazza vi ritrovate davanti una bellissima statua di Dante e il un convitto. Su convitto campeggia un orologio. Voi direte, e capirai. In realtà si tratta di un orologio particolare (vedi foto).

Gli orologi, in realtà, sono due. Quello nella parte alta è un normalissimo orologio, il secondo, quello in basso e più piccolo non indica l’ora, bensì l’equazione del tempo. Se lo osservate bene in alto al centro c’è lo zero e ai lati i numeri 5, 10 e 15.

Ma cos’è l’equazione del tempo? Beh io non sono un’astronoma ma cercherò di spiegarvelo in parole semplici. Tutti i luoghi in uno stesso fuso orario segneranno il mezzogiorno nello stesso momento. Questo perché l’orologio è regolato in questo modo. Ma il mezzogiorno solare è una cosa ben diversa. Il mezzogiorno solare si ha quando il sole è perpendicolare sulla nostra testa e nello stesso fuso orario questa cosa non accade ovunque nello stesso momento, ovviamente.

Continuiamo a usare il mezzogiorno come ora di riferimento. A mezzogiorno l’orologio grande di piazza Dante segnerà le 12 ma quello che registra l’equazione del tempo ci dirà di quanto siamo in anticipo o in ritardo rispetto al vero mezzogiorno. L’intervallo è di massimo 15 minuti, ecco perchè l’orologio piccolo va da 0 a 15.

Per saperne di più

In realtà esistono altri orologi “strani” in giro per la città, se volete possiamo scoprirli insieme.

La fontana delle zizze

Perdendovi nei vicoli di Napoli potrete scoprire luoghi come il palazzo di Belzebù, murales particolari, dettagli poco noti di luoghi come il duomo della città. Potete fare una vera e propria caccia a tesoro e il premio alla fine sarebbe la conoscenza. Scoprirete una Napoli insolita, ancor più bella di quella classica.

Ci sono fantasmi, trazidioni, orologi ma anche fontane insolite. Quella che voglio farvi scoprire io viene chiamata la fontana delle zizze (vedi foto). Si tratta di una fontana realizzata alla fine del XV secolo che rappresenta una sirena appollaiata sul Vesuvio.

La sirena rappresenta il governo della città e il vulcano la popolazione dai bollenti spiriti. Per spegnere i bollenti spiriti il governo, dai seni della sirena, fa uscire dell’acqua che finisce dritta sul vulcano.

Appena vedrete la fontana la prima cosa che vi colpirà sarà la sirena, che non è metà donna e metà pesce, bensì metà donna e metà uccello. Perchè?

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Napoli insolita, questo è quello che vi propongo con questo tour alla scoperta dei segreti e delle leggende del centro storico.
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