Luca Giordano a Capodimonte

Luca Fa Presto

Luca Giordano è conosciuto anche con il soprannome di Luca Fa Presto per la rapidità con la quale eseguiva le sue opere. Pochi lo conoscono, se non gli appassionati di arte, eppure se entrate in una qualsiasi chiesa di Napoli è altamente probabile che vi troviate di fronte a una delle sue opere.

Giordano ha lavorato alla chiesa dei Girolamini, a San Gregorio Armeno, alla Certosa di San Martino tanto per fare qualche esempio. Le sue opere sono in giro per la città e anche a Firenze, Roma, Venezia e Madrid, dove ha lavorato per dieci anni come capo dei pittori di corte. Eppure se lo si menziona pochi sanno chi è.

Cerchiamo di colmare questa lacuna.

Un assaggio della mostra

Chi è Luca Giordano?

Giordano nasce a Napoli il 18 ottobre del 1634. Anche se la sua prima opera ufficiale risale al 1654, quando aveva vent’anni, e si trova presso la chiesa di San Pietro ad Aram su Corso Umberto, pare che Luca fosse un bambino prodigio. Figlio di un pittore, Antonio Giordano, Luca aiutava il padre fin da quando era un bambino.

Quando lui è ancora un bambino a Napoli sono attivi artisti del calibro di Ribera, che fu anche suo maestro, anche se per breve tempo; Massimo Stanzione, Guido Reni e Lanfranco. Caravaggio è morto da tempo e con lui anche il suo stile che Giordano andrà a rompere in modo ancor più definitivo.

Giordano viaggia sia in Italia che all’estero, in Spagna, e diventa l’artista più famoso dei suoi tempi. Rileva la bottega del padre e la rende una vera e propria azienda in grado di fruttargli un bel pò di soldi, tanto che può permettersi incerte occasioni di devolvere il suo guadano ai bisognosi.

Giordano non è come Caravaggio, non è un’anima in pena, la sua vita è abbastanza tranquilla e il suo lavoro procede alla grande fino alla sua morte, che avviene nel 1705 alla veneranda età di 70 anni, che per l’epoca non erano assolutamente pochi.

 

Un pittore di chiese

Diciamocela tutta, le opere di Luca Giordano nei musei ci stanno strette. Fatta eccezione per le opere eseguite per i privati, le grandi pale d’altare perdono molto chiuse in un museo. Spesso Giordano sceglie un punto di vista che va dal basso verso l’alto ma se la pala è all’altezza dell’osservatore questo dettaglio si perde.

Con il nostro Luca le volte cambiano completamente. Se prima le figure e gli spazi erano limitati dal cassettonato dei soffitti ora tutto cambia. Lo spazio sembra non finire mai e la profondità si accentua a dismisura.

Giordano continua a lavorare anche negli ultimi anni di vita. Tra le sue ultime opere c’è il trionfo di Giuditta realizzato presso il tesoro della Certosa di San Martino. Leggenda narra che impiegò solo 48 ore per ultimare l’intera opera che è un gioiello del barocco napoletano.

Le sue ultime opere in assoluto sono due grandi tele che si trovano nella chiesa di Donna Regina Nuova, per la precisione sono sull’altare. Una delle due rappresenta le Nozze di Cana mentre l’altra rappresenta La moltiplicazione dei pani e dei pesci.

La certosa di San Martino a Napoli

Luca Giordano a Capodimonte

La mostra dedicata a Luca Giordano presso il museo di Capodimonte è qualcosa di spettacolare. Divisa per aree tematiche ci permette, attraverso un sistema multimediale, di osservare anche le opere che sono ancora nelle chiese di Napoli e che quindi non potevano essere portate nel museo.

Si ha quindi la possibilità di conoscere Giordano in maniera completa. Le pitture religiose, gli affreschi e le pitture a tema mitologico. Tra i quadri esposti ce n’è uno che riporta il mito di Aracne e si vede benissimo la dea Atena che trasforma la sua avversaria in un ragno. La scena è spettacolare perché Giordano rappresenta una donna stupenda le cui mani si stanno trasformando in zampe di ragno e stanno già cominciando a tessere una ragnatela.

Peraltro Luca Giordano ha un modo particolare di rappresentare i capelli biondi. I “biondi” di Giordano si possono riconoscere ovunque. Quella tonalità di colore, quei capelli corposi con una piccola basetta sull’orecchio rendono riconoscibile a colpo d’occhio il tocco del maestro.

Visite Guidate

Per visitare la mostra di Luca Giordano a Capodimonte potete contattare il 3498831295 o scrivere a sara.morosofi@gmail.com

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Luca GiordanoLuca Giordano

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Luca Giordano a Capodimonte
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Uno dei più grandi e prolifici artisti del secolo d’oro dell’arte napoletana. Luca Giordano, detto Luca fa presto. Scopriamolo insieme.
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