Partenope. Chi era davvero?

Partenope

La sirena Partenope

Chi era Partenope veramente? La storia di Napoli è piena di leggende che hanno lo scopo, come i miti greci, di permettere la conservazione di alcuni eventi storici. Una leggenda, un racconto, una fiaba sono sicuramente più semplici da ricordare rispetto a sterili nomi e date e così la storia di Napoli è diventata leggenda.

Ovviamente la storia di Napoli è legata a doppio filo con quella di Partenope, la donna che ha dato il suo nome a un intero popolo. Dire che una persona è partenopea è tutto un programma. Ma chi era davvero Partenope? Esistono diverse leggende e io voglio raccontarvele.

La più nota è sicuramente quella della sirena. Se credevate che le sirene fossero esseri metà donna e metà pesce, beh sappiate che vi sbagliavate. La leggenda, infatti, racconta che Ulisse, dopo essere stato al Circeo, avvisato da Circe, affrontò le sirene. Secondo la leggenda questi esseri erano in grado, con la loro voce, di spingere i marinai al suicidio. Ulisse allora disse ai suoi uomini di tapparsi le orecchie con della cera e legarlo all’albero della nave. L’idea era quella di ascoltare il micidiale canto senza gettarsi in mare.

Ulisse riuscì a sentire il canto delle sirene e così loro, sentendosi sconfitte, si suicidarono gettandosi in mare. Capirai che suicidio se sei mezza donna e mezza pesce. Come vedete c’è qualcosa che non va. Le Sirene, infatti, inizialmente erano metà donne e metà pesce e solo in epoca medievale si sono “trasformate”. C’è chi dice che i napoletani per non farle morire le hanno trasformate ma c’è anche chi dice che si sia trattato di un semplice errore di traduzione. Squame anziché piume e il danno è fatto.

Una delle sirene si sarebbe chiamata Partenope e il suo corpo, giunto sulle rive di Napoli, sarebbe stato sepolto e venerato qui. La città prese il nome di questo essere speciale per un lungo periodo di tempo per poi passare al più noto Neapolis.

I miti greci per bambini. Le sirene

Partenope la giovane vergine

Della storia di Napoli fa parte anche un’altra versione del mito. Partenope non era il nome di Napoli ma di una città sorta in una zona di Napoli. Un primo nucleo di coloni greci si accampò sull’isolotto di Megaride, dove oggi sorge il Castel dell’Ovo. Questa è Partenope, diventata poi Palepolis quando fu fondato un secondo nucleo col nome di Neapolis.

L’isolotto di Megaride un tempo era staccato dalla terraferma e molto più distante di quanto lo sia oggi. Da questo primo emporio commerciale i greci di Cuma diedero vita a una vera e propria città che si estendeva sulla collina di fronte a Castel dell’ovo.

Questa storia messa così è alquanto noiosa. Storicamente impeccabile ma noiosa. Fu così che nacque un’altra leggenda che è decisamente più facile da ricordare. Un re greco un giorno, dovendo lasciare la sua terra, decise di imbarcarsi con la famiglia e alcuni concittadini alla ricerca di una nuova terra.

Erano in tanti a quei tempi a intraprendere viaggi simili, viaggi avventurosi e pericolosi che non sempre finivano bene. Il povero re aveva con sé sua figlia, di nome Partenope, che purtroppo non sopravvisse alla traversata. La ragazza giunse nella nuova terra, l’attuale Napoli, cadavere e così il padre la seppellì e diede alla nuova colonia il suo nome.

Questa storia si adatta molto meglio a quella della classica colonizzazione greca ed è possibile che sia successo effettivamente questo. Mentre altre colonie prendevano il nome dell’eroe fondatore, Napoli ha preso quello di sua figlia, una giovane vergine.

Partenope la donna passionale

Esiste una terza variante del mito di Partenope. Se la prima volta abbiamo parlato di una sirena e la seconda di una giovane vergine, ora siamo di fronte a una donna forte e appassionata.

Questa terza variante viene raccontata dalla famosissima scrittrice napoletana Matilde Serrao. La donna ci parla di una giovane greca di nome Partenope innamorata di un ragazzo di nome Cimone, anche lui greco. Purtroppo però siamo di fronte al classico caso in stile Giulietta e Romeo. Lei ama lui, lui ama lei ma le famiglie non vogliono.

Partenope era stata promessa a un altro uomo ma questo non bastò a fermarla. Lei non aveva intenzione vivere la sua vita con un uomo che non amava, non voleva una vita triste e così fece qualcosa di inaspettato, andò via. Lei e Cimone lasciarono la Grecia per cercare un luogo dove poter vivere sereni e giunsero a Napoli. Qui vissero una vita lunga e felice con ben dodici figli.

Matilde Serrao. Leggende napoletane

La sirena e la montagna

La storia di Napoli non può prescindere da quella enorme montagna che le fa da sfondo: il Vesuvio. Ecco quindi la quarta versione del mito abbastanza tarda.

Partenope anche in questo caso è una sirena ma questa volta si innamora. L’oggetto del suo desiderio è un centauro che si trovò a passare vicino a lei e che fu colpito dalle frecce di Eros. Il nome di questo centauro era Vesuvio. La coppia era un pò strana ma felice e questo risvegliò la gelosia di Zeus.

Il padre degli dei era innamorato da tempo della sirena e vedendola felice col suo amante decise di intervenire. Trasformò Vesuvio in un vulcano e condannò la povera Partenope a guardarlo senza poterlo mai nè abbracciare nè baciare.

Il dolore fu così forte che la sirena, si suicidò gettandosi in mare. Anche in queso caso il suo corpo fu trasportato dalle onde sulle rive della città che prese il suo nome.

Insomma la storia cambia ma Partenope racchiude in sè tutta la napoletanità. Napoli è femmina, è passionale, è prolifica, è teatrale, melodrammatica e forte. Napoli è un controsenso, proprio come lo sono tutte queste leggende.

Visite guidate

Se volete scoprire la storia di Napoli e le tradizioni di questa splendida e particolare città Cliccate qui

Summary
Partenope. Chi era davvero?
Article Name
Partenope. Chi era davvero?
Description
Chi era Partenope? Molte sono le leggende su questo mitico essere legato alla storia di Napoli: sirena, vergine, donna. Scopriamo insieme tutte le versioni del mito.
Author
Publisher Name
Morosofi Unusual Guided Tours
Publisher Logo