Le terme suburbane di Pompei e gli affreschi erotici

Le terme suburbane di Pompei

Le terme suburbane di Pompei.

Le terme suburbane di Pompei si trovano all’esterno della cinta muraria, non lontano dalla cosiddetta Porta Marina Superiore. Un tempo nessuno costruiva all’esterno delle mura ma l’arrivo dei romani a Pompei e la conquista definitiva della città cambiò le cose. I nemici più vicini si trovavano sul confine renano o in oriente per cui le mura ormai servivano a ben poco. Costruire fuori dalla cinta non era dunque pericoloso.

La struttura, per far fronte al dislivello, è caratterizzata da terrazzamenti. Al piano inferiore c’è l’impianto termale e a quello superiore una serie di ambienti ad esso collegati ma di cui non è ancora chiara la funzione. Cominciamo col dire che più che di terme dovremmo parlare di bagni pubblici nel caso di Pompei. In città, infatti, non ci sono impianti che utilizzano acque termali ma semplice acqua proveniente dall’acquedotto e dunque utile solo per lavarsi.

Le terme suburbane sono quasi sicuramente di proprietà di un personaggio molto ricco che le ha attrezzate al meglio per attirare clienti facoltosi. L’impianto è caratterizzato da due fasi costruttive, entrambe risalenti al I secolo d.C. La prima fase è caratterizzata da spogliatoio, frigidario, tepidario, calidario, laconicum e ambienti di servizio retrostanti. La seconda fase è caratterizzata dall’aggiunta di una vasca/piscina riscaldata.

Gli affreschi erotici

Gli affreschi erotici delle terme suburbane di Pompei non sono gli unici ritrovati nel sito nel corso del tempo ma sono unici nel loro genere. Possiamo trovare scene erotiche su pareti, lucerne, specchi e altri oggetti ma questo non significa assolutamente che vadano associati necessariamente a dei lupanari. Il lupanare è la casa chiusa, e viene chiamato così perché un tempo le prostitute erano dette lupe.

Questo appellativo non è dovuto, come dicono erroneamente alcuni, all’abitudine delle prostitute di attirare i clienti ululando. Assolutamente. Un tempo esisteva una dea lupa le cui sacerdotesse praticavano la prostituzione sacra. È così che il nome lupa ha finito per definire le prostitute. La famosa lupa che ha cresciuto Romolo e Remo a dirla tutta era in realtà una prostituta di nome Acca Larentia.

Gli affreschi erotici delle terme suburbane sono unici nel loro genere per i soggetti rappresentati. Alcune posizioni, o figure di Venere, erano abbastanza comuni e si trovano anche in altri contesti. Nelle terme però compaiono anche scene comunemente considerate inappropriate come un rapporto a 3 (due uomini e una donna), a 4 (due uomini e due donne) e un cunnilingus.

Per avere una descrizione delle singole scene leggete l’articolo di Luciana Jacobelli che trovate nel link di seguito.

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L’omosessualità nell’antica Roma

L’omosessualità nell’antica Roma non esiste. Diciamolo chiaro e tondo. La parola omosessuale è data da poco più di un secolo e ai romani, a dirla tutta, non interessa con chi una persona aveva rapporti ma come. Insomma non gli interessava se un uomo andava con un altro uomo ma solo se ricopriva un ruolo attivo o passivo. Il cittadino romano maschio adulto deve ricoprire un ruolo attivo, ecco perché il cunnilingus, praticato per altro a una donna in palese ruolo attivo, è considerato inappropriato.

Si può avere un rapporto con un altro uomo ma solo se il ruolo passivo è ricoperto da uno schiavo. Fu anche approvata una legge per assicurarsi di salvaguardare i giovani romani da rapporti inappropriati, vale a dire la lex Scatinia. I rapporti considerati in assoluto più inappropriati sono sicuramente quelli tra due donne, pure rappresentati nelle terme suburbane.

Perché gli affreschi erotici si trovano nelle terme?

Gli affreschi erotici di cui stiamo parlando si trovano nello spogliatoio dell’impianto. Sotto ogni figura di Venere è rappresentata una cassetta con un numero (a noi restano quelli da 1 a 8). L’idea è che il numero indicasse il vano in cui gli avventori lasciavano le loro cose ma anche una specifica posizione. Insomma se non ricordavate il numero del vostro armadietto potevate ricordare la posizione corrispondente. Molto pi semplice no?

C’è chi ha ipotizzato che nelle stanze al piano superiore dell’impianto termale vi fosse un lupanare ma l’ipotesi è da scartare per via della conformazione della struttura. Ma allora perché questi affreschi sono qui? Quasi sicuramente perchè in un luogo di relax e piacere non poteva che essere evocato uno dei piaceri più amati dai romani. Non dimentichiamo che l’impianto in questione veniva usato contemporaneamente da uomini e donne per cui la promiscuità era abbastanza comune in questo edificio.

A un certo punto le pitture furono coperte da un sottile strato di affresco con una nuova decorazione. Perchè? Gli affreschi non sembrano usurati come mai coprirli? Probabilmente i gusti e la moda sono cambiati e così il proprietario ha pensato di adeguarsi. Del resto in epoca Neroniana delle scene erotiche anche discutibili sono adatte ma con l’avvento dei Flavi le cose erano cambiate. Vespasiano non è Nerone e molto probabilmente quelle pitture erotiche erano state considerate esagerate rispetto alle altre che si trovano normalmente in città.

Per saperne di più sulle terme suburbane guardate questo mini video che ho realizzato con tante splendide immagini.

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Visite guidate

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Le terme suburbane di Pompei e gli affreschi erotici
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Le terme suburbane di Pompei sono caratterizzate da tutta una serie di affreschi erotici che da sempre attirano l’attenzione del grande pubblico. Come mai questi di segni si romano in una struttura simile? Scopriamolo insieme.
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Morosofi. Unusual Guided Tour
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