I miti greci nei Campi Flegrei. La gigantomachia

I miti greci ai Campi Flegrei

I miti greci nei Campi Flegrei

Quando i greci colonizzarono la Campania cominciarono proprio dai Campi Flegrei. È normale dunque che qui siano ambientati diversi miti greci. I coloni cercarono di collegare la madrepatria alle nuove colonie anche attraverso la mitologia per cui anche Ulisse si ritrovò a navigare nelle acque italiane.

I miti greci ambientati nei Campi Flegrei sono tanti: Baios a Baia, Miseno a Capo Miseno, Dedalo e Talos a Cuma. Questa volta però ci soffermeremo sulla Gigantomachia ambientata presso il Lago d’Averno, che fu anche sede di un porto romano.

Un porto romano ai Campi Flegrei

La gigantomachia al lago d’Averno

Secondo la mitologia greca i giganti, mostri altissimi, un giorno, nel tentativo di attaccare Zeus e gli altri dei, misero una sopra l’altra tre montagne. Una volta realizzata la struttura vi si arrampicarono e poi cominciarono a gettare sull’Olimpo lingue di fuoco e massi. Zeus, con l’aiuto di Ercole, riuscì a sconfiggere i colossali nemici e a riportare la situazione sotto controllo e i giganti furono imprigionati.

La gigantomachia, questa mitica battaglia, andrebbe ambientata in Grecia, eppure col tempo qualcosa cambiò. Una prima variante del mito, infatti, ha portato allo spostamento del mitico scontro in Sicilia. I giganti, una volta sconfitti, sarebbero stati relegati sotto l’Etna che ancora oggi borbotta ed erutta a causa dei colossali prigionieri che lo abitano.

Una seconda variante del mito però è ambientata presso i Campi Flegrei. I giganti che si arrampicano su tre vette e poi lanciano giù pietre e lingue di fuoco ricordano un’eruzione vulcanica. E se il mito fosse stato inventato da persone che avevano assistito a un’eruzione?

I giganti e i vulcani

A questo punto appare chiaro come mai si tenda ad ambientare questo evento sempre nei pressi di uno o più vulcani. I Campi Flegrei, che includono l’area a nord di Napoli fino quasi a Villa Literno, erano noti per la consistente attività vulcanica che li caratterizzava e che li caratterizza ancora oggi. Ecco il perchè del nome Campi Flegrei e cioè campi ardenti.

Quelli che vorrebbero ambientare nei Campi Flegrei la gigantomachia ricordano che la madre dei giganti era la dea della terra, chiamata Gea o anche Flegra, da cui ha origine anche flegreo. Come pure ricordano che ancora oggi qui si trova uno dei vulcani più potenti e spaventosi di tutta l’Europa. Si tratta del Super Vulcano dei Campi Flegrei che ha eruttato per l’ultima volta 40.000 anni fa e che è ancora attivo anche se a riposo.

I Campi Flegrei anticamente erano così affascinanti e selvaggi da aver ispirato moltissimi racconti e miti. All’epoca del Grand Tour, tra ‘700/‘800, molti viaggiatori raggiungevano questi luoghi. Chi voleva ammirare le antiche rovine, chi la solfatara, chi i resti sommersi di antiche strutture. Tutti erano affascinati da questi luoghi.

I miti greci e i bambini

Forse uno dei modi migliori per far avvicinare i bambini alla storia e all’archeologia è proprio attraverso la mitologia. Sul mio canale YouTube potete trovare moltissimi video in cui racconto i miti greci ai bambini I miti greci per bambini. Le sirene

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I Campi Flegrei hanno fatto da sfondo a molti eventi storici ma anche e soprattutto a eventi mitologici. La gigantomachia è uno di questi.
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